PROGETTI DI EGEMONIA.
Neoconservatori statunitensi e neorevisionisti israeliani a confronto
Autore: Francesco Brunello Zanitti
Prefazione: Daniele Scalea
Editore: IsAG/Edizioni all’Insegna del Veltro, Roma-Parma 2011
Caratteristiche: € 18, pp. 160.
Dalla quarta di copertina:
A seguito della vittoria di Bush nel 2000 e soprattutto dopo gli attentati dell’11 settembre i neocons statunitensi hanno influenzato considerevolmente la politica estera della Casa Bianca: la scelta di una politica estera unilateralista, dominata dal concetto di guerra preventiva agli Stati considerati fiancheggiatori del terrorismo; lo scetticismo nei confronti delle istituzioni internazionali e verso alcuni alleati europei; l’invasione dell’Iraq, collegata all’ideale di esportazione della democrazia e alla difesa della supremazia statunitense a livello globale, sono tutti elementi che testimoniano l’ascendenza neoconservatrice sull’amministrazione repubblicana.
Allo stesso tempo l’ultimo decennio della politica israeliana è stato caratterizzato dal rafforzamento della destra, in particolare del Likud, partito erede del neorevisionismo, movimento politicio basato su alcuni concetti già espressi dal sionismo revisionista e dal suo leader, Vladimir Jabotinsky: l’idea di un’inevitabile lotta tra ebrei ed arabi, il diritto per il popolo ebraico dell’intera Eretz Israel per la costruzione dello Stato d’Israele e il primato della forza sulla diplomazia nelle relazioni internazionali.
Gli Stati Uniti e Israele hanno avuto fin dal 1948 una speciale alleanza, ritemprata dalla recente egemonia neoconservatrice negli Stati Uniti. Si può parlare in questo contesto di un singolare legame tra i neocons e gli esponenti del Likud? Il neoconservatorismo e il neorevisionismo, pur essendo due movimenti nati in ambienti politici e geografici lontani e molto differenti, hanno elementi in comune nelle loro ideologie sottostanti? L’analisi del pensiero dei due movimenti politici e le azioni intraprese in politica estera dagli appartenenti a queste correnti una volta raggiunto il potere nei rispettivi paesi possono offrire un’ideale chiave di lettura per comprendere le similitudini e le differenze tra neoconservatorismo statunitense e neorevisionismo israeliano.
Indice:
PREFAZIONE (di Daniele Scalea)
INTRODUZIONE
Capitolo 1
I NEOCONS STATUNITENSI E I NEOREVISIONISTI ISRAELIANI
1.1 I caratteri generali della questione
1.2 Le caratteristiche principali del neoconservatorismo statunitense
1.3 Le caratteristiche principali del neorevisionismo israeliano
1.4 La speciale alleanza tra Stati Uniti e Israele
Capitolo 2
I NEOCONSERVATORI AMERICANI
2.1 Alle origini del neoconservatorismo
2.1.1 Alcove 1
2.1.2 Il Vital Center
2.1.3 Leo Strauss
2.2“Commentary”, “The Public Interest” e l’importanza dei media
2.3 I neoconservatori e la politica estera americana
2.3.1 L’eccezionalismo americano
2.3.2 I neocons, il Terzo Mondo, le organizzazioni internazionali e l’Europa
2.3.3 I neocons e Israele
Capitolo 3
I NEOREVISIONISTI ISRAELIANI
3.1 Alle origini del neorevisionismo: Vladimir Jabotinsky
3.2 Le caratteristiche del neorevisionismo
3.2.1 L’utilizzo di simboli e miti neorevisionisti
3.2.2 Israele e il resto del mondo. Il ruolo dell’“Olocausto”
3.2.3 Il rapporto con il mondo arabo
3.2.4 Il neorevisionismo tra anni ’90 e 2000. Benjamin Netanyahu
Capitolo 4
NEOCONSERVATORISMO E NEOREVISIONISMO A CONFRONTO
4.1 Le origini
4.2 Il nazionalismo
4.3 Il conservatorismo e il radicalismo
4.4 Tendenze espansionistiche e militariste
4.5 L’eccezionalismo
4.6 L’unilateralismo in politica estera e la guerra preventiva
4.7 Homo homini lupus, pessimismo e ottimismo
4.8 «The road to Jerusalem leads through Baghdad»
Capitolo 5
CONCLUSIONI
FONTI E BIBLIOGRAFIA
Per maggiori informazioni:
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Per acquistarlo:
Sito dell’Editore
Dicono dell’opera:
“Lo studio di Francesco Brunello Zanitti è una ricerca storica con una forte componente d’attualità”
Daniele Scalea (dalla Prefazione)“L’autore riesce a sintetizzare in maniera convincente il pensiero che guida le due nazioni nel loro rapportarsi col resto del mondo”
Eleonora Peruccacci (eurasia-rivista.org)
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